Associazione
Naturista Emiliano Romagnola.
Associazione
Naturista Abruzzese.
Diventa
naturista!!! Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la
natura, caratterizzato dalla nudità in comune, allo scopo di
favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.
Il
naturismo è un movimento sano, pacifico, educativo, apolitico e di
socializzazione che non ha nulla a che fare con la trasgressione ma,
anzi, è vissuto in un ambiente ideale per tutta la famiglia.
Esso
promuove la pratica della vita all'aria aperta, dell'esercizio
fisico, dell'alimentazione naturale e vegetariana, della medicina
naturale, la protezione dell'ambiente, della natura e degli animali;
promuove inoltre la lotta contro l'inquinamento, il consumismo,
l'abuso di alcool e l'uso del tabacco e delle sostanze stupefacenti.
Il semplice
mostrarsi nudi non è immorale. Per esempio nudo si è mostrato lo
stesso Gesù per essere battezzato sul fiume Giordano e nudo si è
pubblicamente mostrato il patrono d’Italia San Francesco d’Assisi
chiedendo ed ottenendo pure di essere sepolto nudo sulla nuda terra.
Possiamo dire che la verità è quella che, alcuni anni fa Padre
Nicola Giandomenico, uno dei più noti francescani di Assisi per
molto tempo loro portavoce che pubblicamente dichiarò: “Lo
scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli
altri. Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le
persone che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e
non scandalizzare.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo “.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo “.
Naturismo
e legislazione
Da
alcuni decenni il “comune senso del pudore” dei cittadini
italiani accetta il nudo nella stragrande maggioranza dei casi.
Per
quanto riguarda il nudo innocente del naturista, che non ha alcun
collegamento con le questioni legate al sesso, già negli anni 70, a
Milano, si registra una sentenza in cui un turista messicano,
sorpreso nudo a passeggiare per la città in una notte d'agosto viene
assolto dal pretore con la motivazione che il nudo sta diventando un
fatto di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o
meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti
reagiscono negativamente. Nell’anno 2000 poi, preceduti dalla quasi
totalità dei processi che si concludevano con i naturisti assolti se
denunciati perchè integralmente nudi in spiagge conosciute od
appartate, la Corte di Cassazione ha, anch’essa, per ben due volte
sentenziato che il nudo del naturista non è reato. Nella sentenza
della Cassazione n.1765/2000, la terza sezione è molto chiara verso
il nudo naturista. Ha annullato la condanna per atti osceni inflitta
dalla Corte d'appello di Milano ad un uomo che, per fare dispetto
alla vicina di casa, aveva finto di sbrigare un bisogno fisiologico
nella concimaia per poi esibire l'organo genitale. Nella motivazione
la Corte ha, fra l'altro, così affermato "la nudità dei
genitali può assumere un diverso rilievo penale in funzione del
contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente inserita:
così può configurare un atto osceno, quando esprime, anche
psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente
costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero
esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura
sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto
pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o di
educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per
es. di tipo naturista o salutista)".
Italiani:
cosa ne pensano
Guardando
alle statistiche segnalo che il sostituto procuratore di Milano, alla
fine degli anni 70, propose un test alla MAKNO nel quale risultò che
solamente il 39% degli italiani vedeva il "pudore" come
l'imbarazzo nel mostrarsi nudi, poi abbiamo tre statistiche a favore
della DOXA (1983, 1989 e 1995), un sondaggio di RETE 4 del 30-09-93
in cui gli intervistati risposero “No” col 57.5 alla domanda "Il
nudo offende?"; L’ultimo sondaggio è quello della rivista
”Focus” pubblicato nel luglio 2005. Secondo lo studio per 8
italiani su 10 stare nudi in spiaggia è assolutamente naturale e più
del 58% degli intervistati si disse pronto a prendere il sole senza
costume dove è consentito. Quasi il 70% dichiarò che se si trovasse
in una spiaggia con gente completamente nuda, non esiterebbe a
conformarsi alla massa. Meno del 30% degli intervistati considerò il
nudo in spiaggia un fatto erotico, mentre più di due italiani su tre
risposero che gli è indifferente o che non trovano nessuna
connessione tra eros e nudità balneare. Quasi il 60% degli
intervistati ha anche dichiarato di aver fatto almeno una volta il
bagno nudo in mare. La massa della pubblica opinione, poi, accetta
addirittura il nudo mostrato quotidianamente dai media sotto
un’ottica ben diversa: quasi sempre collegata in modo diseducativo
al sesso ed, in particolare, per i giovanissimi. Assodato che il nudo
del naturista è accettato dalla quasi totalità dei cittadini
italiani riteniamo giusto che, come sancisce la Costituzione italiana
siano rispettate tutte le minoranze, quindi, anche la minoranza
naturista che , fra l’altro porta vantaggi di vario genere a tutta
la collettività. Occorre, quindi, una
legge ben chiara che riconosca la pratica naturista.
Disegno
di legge per la pratica del naturismo
L'articolo
fondamentale della legge a mio parere, dovrebbe contenere il seguente
testo:
“All’entrata
in vigore della presente legge tutte le spiagge marine, lacustri o
fluviali, di proprietà del demanio o di enti pubblici sono
considerate “clothing optional” (abbigliamento facoltativo) con
la possibilità per le amministrazioni comunali di poter riservare
esclusivamente, sino ad un massimo dell’ 80% della superficie di
dette aree, alle varie categorie di persone siano esse naturiste o
non (tessili). Le amministrazioni comunali possono, inoltre,
destinare ai naturisti o, ad altre categorie di persone, boschi ed
altri ambienti naturali ”.
Naturismo
nel web
Siti
interessanti, che parlano di naturismo: www.termecastrocaro.it
www.inudisti.it
www.extravillage.it
www.clubnaturismo.org
www.italianaturista.it
www.abruzzonaturista.it
www.naturaner.it
www.pcnat.it
Mie
considerazioni
Per
far si che il naturismo venga riconosciuto, una volta per tutte
attraverso una legge, molto dipende anche da noi che frequentiamo
tali aree, e se manterremo sempre un comportamento rispettoso e
corretto verso le altre persone, educando anche a chi travisa con
atteggiamenti voyeuristici, dimostreremo che anche il nostro paese è
oramai maturo culturalmente allo sviluppo di tale movimento. Come del
resto lo è già nelle altre nazioni europee e in altre parti del
mondo, dove viene addirittura incentivato come forma di turismo sano
e a basso impatto ambientale.
Cortesemente
vi ringrazio per aver letto questo piccolo opuscolo informativo
sperando vi sia di aiuto per farvi comprendere che siamo persone
assolutamente pacifiche dotate di grande senso di altruismo e che non
lanciamo sfide a nessuno.
Chiediamo
solo serenità e rispetto da parte di tutti coloro che visitano la
zona di spiaggia vicina alla foce del Cesano da noi definito “il
piccolo paradiso naturista”. In fondo ci raggruppiamo in uno spazio
ristrettissimo, quando il resto d'Europa dispone di aree enormi. Non
è vero questo? E' inutile giustificarsi che non possiamo, perchè
non corrisponde ai fatti dimostrati dai giudici, che, tranne rari
casi, da decenni assolvono i naturisti denunciati. Tre comuni
italiani hanno concesso ad essi, pure delle aree con delibera od
ordinanza. Quello che conta, è il rispetto delle minoranze. E credo
che sia la minima richiesta per un paese civile e democratico come
il nostro.
Cesano
di Senigallia (AN)
Alessandro Nagni
CD - ANER
Socio ANAB
Tel.
328 9678964
alepesaro@hotmail.com
P.S.:
Visionati dalle forze dell'ordine di Senigallia.
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