martedì 13 marzo 2012

Volantini 2011 (1)


Associazione Naturista Emiliano Romagnola.
Associazione Naturista Abruzzese.

Diventa naturista!!! Il naturismo è un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzato dalla nudità in comune, allo scopo di favorire il rispetto di se stessi, degli altri e dell'ambiente.
Il naturismo è un movimento sano, pacifico, educativo, apolitico e di socializzazione che non ha nulla a che fare con la trasgressione ma, anzi, è vissuto in un ambiente ideale per tutta la famiglia.
Esso promuove la pratica della vita all'aria aperta, dell'esercizio fisico, dell'alimentazione naturale e vegetariana, della medicina naturale, la protezione dell'ambiente, della natura e degli animali; promuove inoltre la lotta contro l'inquinamento, il consumismo, l'abuso di alcool e l'uso del tabacco e delle sostanze stupefacenti.
Il semplice mostrarsi nudi non è immorale. Per esempio nudo si è mostrato lo stesso Gesù per essere battezzato sul fiume Giordano e nudo si è pubblicamente mostrato il patrono d’Italia San Francesco d’Assisi chiedendo ed ottenendo pure di essere sepolto nudo sulla nuda terra. Possiamo dire che la verità è quella che, alcuni anni fa Padre Nicola Giandomenico, uno dei più noti francescani di Assisi per molto tempo loro portavoce che pubblicamente dichiarò: “Lo scandalo, l'offesa alla morale dipende solo dal rapporto con gli altri. Si può stare anche vestiti totalmente e scandalizzare le persone che sono intorno a noi così come si può anche stare nudi e non scandalizzare.
E' il rapporto con gli altri e con l'ambiente che fanno lo scandalo “.

Naturismo e legislazione

Da alcuni decenni il “comune senso del pudore” dei cittadini italiani accetta il nudo nella stragrande maggioranza dei casi.
Per quanto riguarda il nudo innocente del naturista, che non ha alcun collegamento con le questioni legate al sesso, già negli anni 70, a Milano, si registra una sentenza in cui un turista messicano, sorpreso nudo a passeggiare per la città in una notte d'agosto viene assolto dal pretore con la motivazione che il nudo sta diventando un fatto di costume e che non è più raro osservare su spiagge più o meno appartate persone nude o seminude senza che gli astanti reagiscono negativamente. Nell’anno 2000 poi, preceduti dalla quasi totalità dei processi che si concludevano con i naturisti assolti se denunciati perchè integralmente nudi in spiagge conosciute od appartate, la Corte di Cassazione ha, anch’essa, per ben due volte sentenziato che il nudo del naturista non è reato. Nella sentenza della Cassazione n.1765/2000, la terza sezione è molto chiara verso il nudo naturista. Ha annullato la condanna per atti osceni inflitta dalla Corte d'appello di Milano ad un uomo che, per fare dispetto alla vicina di casa, aveva finto di sbrigare un bisogno fisiologico nella concimaia per poi esibire l'organo genitale. Nella motivazione la Corte ha, fra l'altro, così affermato "la nudità dei genitali può assumere un diverso rilievo penale in funzione del contesto oggettivo e soggettivo in cui è concretamente inserita: così può configurare un atto osceno, quando esprime, anche psicologicamente, un istinto sessuale; ma può semplicemente costituire un atto contrario alla pubblica decenza, quando è mero esercizio della funzione fisiologica dell'urinare; o addirittura sfugge a qualsiasi rilevanza penale se è inserita in un contesto pedagogico o didattico (es. durante una lezione di anatomia o di educazione sessuale) ovvero in particolari contesti settoriali (per es. di tipo naturista o salutista)".



Italiani: cosa ne pensano



Guardando alle statistiche segnalo che il sostituto procuratore di Milano, alla fine degli anni 70, propose un test alla MAKNO nel quale risultò che solamente il 39% degli italiani vedeva il "pudore" come l'imbarazzo nel mostrarsi nudi, poi abbiamo tre statistiche a favore della DOXA (1983, 1989 e 1995), un sondaggio di RETE 4 del 30-09-93 in cui gli intervistati risposero “No” col 57.5 alla domanda "Il nudo offende?"; L’ultimo sondaggio è quello della rivista ”Focus” pubblicato nel luglio 2005. Secondo lo studio per 8 italiani su 10 stare nudi in spiaggia è assolutamente naturale e più del 58% degli intervistati si disse pronto a prendere il sole senza costume dove è consentito. Quasi il 70% dichiarò che se si trovasse in una spiaggia con gente completamente nuda, non esiterebbe a conformarsi alla massa. Meno del 30% degli intervistati considerò il nudo in spiaggia un fatto erotico, mentre più di due italiani su tre risposero che gli è indifferente o che non trovano nessuna connessione tra eros e nudità balneare. Quasi il 60% degli intervistati ha anche dichiarato di aver fatto almeno una volta il bagno nudo in mare. La massa della pubblica opinione, poi, accetta addirittura il nudo mostrato quotidianamente dai media sotto un’ottica ben diversa: quasi sempre collegata in modo diseducativo al sesso ed, in particolare, per i giovanissimi. Assodato che il nudo del naturista è accettato dalla quasi totalità dei cittadini italiani riteniamo giusto che, come sancisce la Costituzione italiana siano rispettate tutte le minoranze, quindi, anche la minoranza naturista che , fra l’altro porta vantaggi di vario genere a tutta la collettività. Occorre, quindi, una legge ben chiara che riconosca la pratica naturista.



Disegno di legge per la pratica del naturismo



L'articolo fondamentale della legge a mio parere, dovrebbe contenere il seguente testo:
All’entrata in vigore della presente legge tutte le spiagge marine, lacustri o fluviali, di proprietà del demanio o di enti pubblici sono considerate “clothing optional” (abbigliamento facoltativo) con la possibilità per le amministrazioni comunali di poter riservare esclusivamente, sino ad un massimo dell’ 80% della superficie di dette aree, alle varie categorie di persone siano esse naturiste o non (tessili). Le amministrazioni comunali possono, inoltre, destinare ai naturisti o, ad altre categorie di persone, boschi ed altri ambienti naturali ”.



Naturismo nel web






Mie considerazioni



Per far si che il naturismo venga riconosciuto, una volta per tutte attraverso una legge, molto dipende anche da noi che frequentiamo tali aree, e se manterremo sempre un comportamento rispettoso e corretto verso le altre persone, educando anche a chi travisa con atteggiamenti voyeuristici, dimostreremo che anche il nostro paese è oramai maturo culturalmente allo sviluppo di tale movimento. Come del resto lo è già nelle altre nazioni europee e in altre parti del mondo, dove viene addirittura incentivato come forma di turismo sano e a basso impatto ambientale.
Cortesemente vi ringrazio per aver letto questo piccolo opuscolo informativo sperando vi sia di aiuto per farvi comprendere che siamo persone assolutamente pacifiche dotate di grande senso di altruismo e che non lanciamo sfide a nessuno.
Chiediamo solo serenità e rispetto da parte di tutti coloro che visitano la zona di spiaggia vicina alla foce del Cesano da noi definito “il piccolo paradiso naturista”. In fondo ci raggruppiamo in uno spazio ristrettissimo, quando il resto d'Europa dispone di aree enormi. Non è vero questo? E' inutile giustificarsi che non possiamo, perchè non corrisponde ai fatti dimostrati dai giudici, che, tranne rari casi, da decenni assolvono i naturisti denunciati. Tre comuni italiani hanno concesso ad essi, pure delle aree con delibera od ordinanza. Quello che conta, è il rispetto delle minoranze. E credo che sia la minima richiesta per un paese civile e democratico come il nostro.



Cesano di Senigallia (AN) Alessandro Nagni
CD - ANER Socio ANAB
Tel. 328 9678964
alepesaro@hotmail.com

P.S.:
Visionati dalle forze dell'ordine di Senigallia.

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